Nella Medicina Rigenerativa, con il termine liporistrutturazione si intende l’utilizzo delle cellule adipose autologhe (cioè provenienti della stesso paziente) per migliore i profili corporei.
Gli adipociti vengono prelevati con una sorta di microlipoaspirazione eseguita in anestesia tumescente.
Dopo il prelievo il tessuto viene purificato e immediatamente impiantato nell’area ricevente.
L’alta quantità e qualità di cellule staminali presenti tra un adipocita e l’altro garantisce sempre un netto miglioramento non solo dei volumi ma anche della qualità della cute.
Oggi con questo tipo di approccio possono essere trattati tutti i distretti corporei, molto eseguiti sono il ringiovanimento del viso, del seno e dei glutei.
Molto buoni sono anche i risultati su esiti cicatriziali da acnee del viso e sulle cicatrici di vecchia data del corpo,come cicatrici post traumatiche,chirurgiche o da reazione a farmaci.
L’intervento viene eseguito in regime ambulatoriale in anestesia locale tumescente. Naturalmente trattandosi di un intervento di natura estetica deve rispettare, come gli altri tipi di interventi chirurgici, tutti i criteri di sicurezza.
L’anestetico locale viene iniettato diluito con grossi volumi di soluzione fisiologica fredda, associata ad un vasocostrittore (Adrenalina), in modo da rendere turgida,gonfia, la zona di iniezione; la tecnica viene utilizzata in genere negli interventi di liposuzione o di lipofilling; la turgidità del tessuto sottocutaneo e adiposo garantisce una minore probabilità di ledere vasi sanguigni, la soluzione fredda garantisce un potenziamento dell’azione del vasocostrittore, il vasocostrittore assicura un minore sanguinamento ed una maggiore durata dell’anestetico locale.
La diluizione dei farmaci consente anche una minore tossicità per le cellule del tessuto adiposo, condizione fortemente raccomandata in questo tipo di interventi.
Sono le componenti normalmente presenti nel nostro sangue contenuti nel siero e soprattutto nelle piastrine che servono a riparare i tessuti e a favorire il loro naturale rinnovamento. Vengono usate con successo in molte aree della medicina come, ad esempio, nelle patologie traumatiche-infiammatorie dei tendini e dell’apparato osseo e muscolare.
Attualmente, proprio per le sue caratteristiche rigenerative cellulari e riparatorie delle lesioni, viene usata nell’area della Medicina Estetica e nella Chirurgia Plastica.
Il punto di forza di questa terapia rigenerativa consiste nell’assoluta mancanza di controindicazioni, in quanto è completamente naturale grazie all’uso esclusivo di sangue autologo, senza l’uso di sostanze additive di alcun tipo. Inoltre i fattori di crescita possono essere associati con qualsiasi trattamento medico estetico.
La metodica, che consiste nel prelievo di una piccola quantità di sangue del paziente, permette di ricavare plasma arricchito di piastrine. Le piastrine, cellule ricche di fattori di crescita contribuiscono attivamente alla riparazione delle lesioni attraverso la rigenerazione cellulare. Il trattamento è dedicato alla prevenzione e cura dell’invecchiamento cutaneo.
Infatti, una volta iniettate nelle aree che presentano un invecchiamento della cute (viso e corpo) innescano un processo di riparazione, rigenerazione e quindi di ringiovanimento. La ristrutturazione del derma, il miglioramento dell’elasticità contribuiscono in maniera determinante nel donare alla cute un aspetto luminoso, sano e giovane.
È poco invasivo ed estremamente agile.
Dopo aver effettuato un semplice prelievo di sangue dal paziente stesso (come per fare delle analisi cliniche), si procede successivamente, mediante una centrifugazione di pochi minuti e si separa il plasma ricco di piastrine dalle parti corpuscolate del sangue (globuli rossi). Il composto di siero e piastrine, arricchito con un particolare attivatore, viene subito iniettato nella cute del paziente.
La fase iniziale di profonda idratazione e nutrimento, determinata dal siero, viene immediatamente seguita da un’azione di stimolazione, determinata dai fattori di crescita liberati dalle piastrine attivate, che porterà ad una rigenerazione tissutale con formazione di nuove strutture dermiche. I risultati Dopo circa 15 giorni si nota un graduale inturgidimento dei tessuti. Cute e derma diventano più tonici e compatti, i contorni del viso si presentano maggiormente definiti, la tramatura si affina e il colore migliora.
Sono previste da 1 a 4/5 sedute distanziate nel tempo in rapporto al singolo caso clinico.